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Fissore S.p.A - Ceramiche e Arredi Bagno dal 1970

Intervista a Giuseppe Fissore di Fissore S.p.A., realtà di rilievo nel panorama dell'arredo bagno con un modello di business innovativo.

15 Febbraio 2022

Il tour di MARIOWOLFE 2022 parte da Moncalieri, cittadina alle porte sud di Torino.

Correva l’anno 1970 quando GIUSEPPE FISSORE con la moglie MARIA poggiano la prima pietra di una delle realtà più di spicco del nostro settore.Una storia lunga più di 40 anni che abbiamo il piacere di raccontare grazie all’intervista al nipote omonimo GIUSEPPE FISSORE, in questo nuovo articolo del nostro blog dedicato al mondo dell’arredo bagno.

Tre generazioni sono servite a Fissore Ceramiche S.p.A. per imporsi sul mercato italiano come uno dei modelli distributivi di prodotti e servizi legati al mondo delle ristrutturazioni d’interni, tra i più all’avanguardia di tutto il territorio italiano.

Approda a Moncalieri dopo aver commercializzato piastrelle in graniglia a Bra e successivamente articoli da giardinaggio a Savigliano. Con una visione ad ampio spettro individua la cittadina a sud di Torino come una posizione strategica dalla quale servire tutto il settore immobiliare cittadino e regionale, nonostante in quegli anni l’economia stava affrontando importanti contrazioni. L’offerta si focalizza dapprima nel ramo dei pavimenti e rivestimenti per poi abbracciare anche l’arredamento d’interni. Una azienda con un management 100% famigliare, con una mission molto chiara: difendere il Made in Italy affiancando un servizio di altissimo livello.

Ma è arrivato il momento di accomodarci in compagnia di Giuseppe Fissore il quale oggi, insieme ai fratelli GIACOMO e MARTINA, con la guida immancabile del padre FRANCO e la mamma CARLA, ha raccolto la sfida di guidare l’azienda nei prossimi anni.

Giuseppe ti va di raccontarci brevemente la tua storia?

Come penso possiate immaginare, tutti in famiglia abbiamo respirato fin da piccoli l’aria dell’azienda fondata da mio nonno. Quando non eravamo a scuola, trascorrevamo il nostro tempo in azienda e ognuno di noi si occupava di occuparsi di alcune delle attività quotidiane.  La mia prima mansione ricordo che è stata quella di realizzare i cartellini dei prezzi dei prodotti che avevamo in esposizione e forse, proprio questa vicinanza alla divisione commerciale, ha poi sancito il mio ruolo all’interno dell’azienda.

Nonostante avessi già la possibilità una volta maggiorenne, di inserirmi nel contesto aziendale famigliare, ho voluto comunque avere una formazione accademica. Ho conseguito la laurea triennale in economia aziendale a Torino, e la laurea specialistica in mercati e strategie d’impresa alla Università Cattolica a Milano, frequentando anche due anni accademici all’estero, LONDRA e LOS ANGELES, con l’obiettivo di sostenere una esperienza e una visione internazionale.

Una volta concluso il mio percorso accademico, sono entrato in azienda con l’obiettivo, condiviso con mio fratello Giacomo e mia sorella Martina, di dare il nostro contributo alla prosecuzione della storia imprenditoriale della nostra famiglia.

Hai dato per scontato che avresti lavorato nell’azienda di famiglia o hai pensato di fare altro?

Devo dire che i miei genitori, nonostante dedicassero tutta la loro vita all’azienda di famiglia, non hanno mai imposto ne a me ne ai miei fratelli di seguire le loro orme e hanno sempre avuto un approccio piuttosto liberale.

Ognuno di noi però ha trovato la sua dimensione e il suo ruolo specifico all’interno dell’azienda che di fatto rispecchia per ciascuno di noi i propri desideri e obiettivi in abito professionale.

La nostra azienda è una realtà pluridisciplinare all’interno della quale davvero ognuno può esprimere il proprio potenziale ognuno nel proprio ambiente professionale.

Per quanto mi riguarda sono due gli elementi che mi hanno portato a lavorare in azienda, l’aspetto commerciale e l’arredamento. Amo profondamente le relazioni commerciali specialmente con i fornitori e ho una particolare vocazione per il design e il gusto dell’arredare con stile, tanto è vero che se non avessi studiato economia quasi sicuramente sarei diventato architetto.

Conosco tuo padre Franco dal 2007 e ho conosciuto la sua dedizione e attaccamento a questa azienda. Com’è stato per lui cedere lo scettro?

Pensi che l’abbia ceduto? [risata] Mio padre dice a tutti di voler andare in pensione ma non credo lo farà mai. Franco Fissore è un uomo che ha dedicato la sua vita a questa azienda, l’ha coltivata con lo stesso amore e dedizione con il quale ha cresciuto noi figli e ancora oggi adora il suo lavoro e il tempo in azienda. Nonostante abbia costruito una squadra di persone molto ampia, è sempre stato in prima linea occupandosi personalmente di tutti i processi aziendali.

Da qualche anno io e Giacomo e Martina l’abbiamo alleggerito tanto dividendoci i compiti più strategici dell’attività. Nello specifico GIACOMO si occupa di Logistica mentre MARTINA, che è appena diventata mamma per la seconda volta, è nel reparto vendite. Questa impostazione ci consente di avere sempre il metro della situazione. Mia sorella, stando in prima linea ha la sensibilità di intercettare le nuove mode e tendenze.

Grazie a queste informazioni io mi occupo di ricercare i fornitori che offrono le soluzioni più innovativi e all’avanguardia per poi passare la palla a Giacomo che si preoccupa della supply chain. Come puoi notare è un processo semplice ma molto efficiente.

Paliamo degli interlocutori. Chi sono i vostri clienti e come sono cambiati nel tempo?

Naturalmente la nostra clientela è molto variegata. Con una superficie di oltre 5000 mq di esposizione, i migliori brand del settore ed un’offerta di prodotto molto ampia, la nostra è una realtà che sa soddisfare le richieste di un vasto pubblico.

Fatta questa premessa, devo dire che l’interlocutore più importante per noi è l’architetto che è stata nel tempo una figura determinante per il posizionamento della nostra offerta. Grazie al professionista, infatti, abbiamo intercettato l’esigenza da parte degli addetti ai lavori di avere un luogo dove poter trovare prodotti per l’arredamento della casa a tutto tondo. Prima l’architetto era un professionista di nicchia mentre oggi sempre più clienti si avvalgono del supporto di consulenti per l’arredamento del loro ambiente domestico.

Questa esigenza ci ha portato a ridisegnare la nostra offerta, inserendo prodotti che mai avremmo pensato di proporre come per esempio le cucine, l’arredamento d’interni e i complementi d’arredo. Oggi l’architetto usa la nostra showroom per potare i propri clienti anche quando il capitolato è appoggiato da un altro rivenditore nostro concorrente. Nonostante questo aspetto che potrebbe sembrare controproducente, in realtà siamo molto contenti di essere presi come riferimento sul territorio.

Sempre sul tema, non è questa l’unica evoluzione. Anche il cliente finale si è emancipato negli ultimi anni, complice sicuramente la maggiore semplicità nel reperire informazioni. Per rispondere alla domanda diretta, sempre più in crescita, abbiamo da qualche anno fondato la nostra piattaforma e-commerce www.fissore.com, che è stata negli ultimi anni fonte di enorme soddisfazione. Abbiamo decine di richieste ogni giorno, un team dedicato e grazie a questa iniziativa siamo stati in grado di abbattere i confini regionali ed affacciarci ad una platea nazionale e internazionale. Oggi spediamo i nostri prodotti in tutta Europa e se ci pensate, per la tipologia di articolo, è una cosa per niente scontata.

Detto questo, la nostra esposizione fisica, rimane il nostro focus e punto di riferimento. Abbiamo investito tanto negli anni e ancora oggi vogliamo accogliere i nostri clienti in showroom. Abbiamo una squadra fantastica di 36 consulenti di vendita, divisi per i vari settori, ai quali abbiamo dedicato molte delle nostre risorse e siamo ogni giorno molto felici di averli nel nostro team. Pensa che abbiamo dei consulenti che sono con noi da più di 30 anni, praticamente una vita e questo dimostra quanto il welfare aziendale per noi sia un punto strategico.

Il benessere dei nostri dipendenti si trasmette sui nostri clienti.

Parliamo dei fornitori? Come definite le griglie e i fornitori partner?

Questa azienda nella sua storia credo abbia trattato tutti i brand esistenti nel nostro settore. Per noi è sempre stato fondamentale offrire le ultime novità di prodotto ed anticipare le mode e le tendenze. È un processo che richiede molta attenzione e sensibilità. Ci vuole pochissimo, anche dopo anni di esperienza a sbagliare prodotto e ritrovarti con una sala mostra piena di prodotti che non si venderanno mai.

Per ovviare a questi problemi e minimizzare il rischio di errore abbiamo adottato un metodo molto semplice che consiste nel continuo rinnovo a rotazione degli spazi espositivi. Come puoi vedere anche tu con i tuoi occhi ogni volta che anche tu con la tua agenzia visiti il nostro negozio, siamo sempre e costantemente in rinnovo. Attualmente stiamo rifacendo un abiente Marazzi da più di 300 metri quadri, oltre ad una zona di arredamento indoor al piano superiore con il nostro nuovo partner Cattelan Italia.

Abbiamo capito con il tempo, grazie ai continui confronti con i nostri clienti e partner che la chiave sta nello stuzzicare sempre la creatività evitando la noia che si genera nel cliente che entra nel tuo negozio e vede sempre gli stessi prodotti.L’architetto che, come detto, prima costituisce circa L’80% dei nostri interlocutori, usa la nostra esposizione come ispirazione per le sue proposte e i suoi design. Abbiamo la forza e la capacità di intercettare spesso le nuove tendenze in anticipo e con un po’ di coraggio imprenditoriale le proponiamo alla clientela trovando quasi sempre un largo consenso.

Il tema fornitori è da sempre e per tutte le aziende un tema molto controverso. Internet negli ultimi 20 ha cambiato il paradigma e oggi ti trovi a ricevere richieste di prodotti dei quali non hai mai sentito parlare nonostante siamo degli addetti ai lavori. Con questa premessa negli anni la tendenza è stata quella di prediligere aziende solide, che hanno la cultura del brand e che hanno una comunicazione costante ed efficiente, con un servizio pre e post-vendita adatto a soddisfare le esigenze più disparate. Last but not least, hanno una forza vendite ben formata e offra ai rivenditori un servizio di accounting eccellente.

Le tue parole introducono la mia ultima domanda. Pensi che la figura del rappresentante sia ancora determinante e in che modo la sua figura è cambiata o deve cambiare nel tempo?

I rappresentanti o gli agenti, come preferite chiamarli, per quanto mi riguarda costituiscono ancora l’elemento determinante per la scelta dei fornitori partner. Con loro ho sempre cercato negli anni di istaurare non solo un rapporto lavorativo ma anche un rapporto personale e in alcuni casi di amicizia. Questo approccio ci aiuta moltissimo nella collaborazione quotidiana.

Reputo che il rappresentante sia una figura ibrida. Da un lato è una figura aziendale che sta dentro alle logiche dell’azienda che rappresenta, mentre dall’altro però deve essere ben introdotto all’interno del cliente. Quando dico ben introdotto intendo che deve conoscere le persone, le dinamiche, il metodo di lavoro i processi, i giorni liberi dei venditori, le loro abitudini i loro gusti insomma deve proprio sapersi muovere all’interno dell’organizzazione. Credo che come molte figure professionale, anche quella del rappresentante sia cambiata o meglio, è il mercato che gli richiede approcci e competenze evolute rispetto al passato.

Una volta il rappresentante portava il catalogo e raccoglieva gli ordini. Oggi deve essere organizzato, avere capacità di pianificare le attività, organizzare l’agenzia a gestire le richieste con velocità e pragmatismo ma soprattutto deve essere propositivo.
Oggi con la vastità di aziende e soprattutto con internet che ha aperto le porte alla più vasta concorrenza, i rappresentanti devono avere molta creatività nel promuovere i propri marchi. La loro attività professionale è sempre più difficile e dispendiosa e questo aspetto sta generando un fenomeno che mi preoccupa molto perché noto che non sta avvenendo il ricambio generazionale.

Vengo contattato sempre più spesso da aziende che mi chiedono nominativi di agenti perché non sanno a chi affidare i loro marchi e faccio fatica anche io a fornirli perché quasi tutti sono saturi di mandati. Spero che in futuro nuovi giovani si approccino a questa professione che dal mio punto di vista, se fatta bene, può portare enormi soddisfazioni.

È stata una bella ora trascorsa insieme a Giuseppe Fissore, con il quale abbiamo toccato alcuni dei punti più interessanti della storia della sua azienda e della visione futura. Gli aspetti della gestione dei fornitori e target di clientela, dimostrano una tenace proiezione della Mission aziendale al futuro che tanto ci fa’ capire dell’impegno della terza generazione dell’azienda Torinese. Un’altra nota che ha catturato la nostra attenzione è relativa alla difficoltà di numerose aziende a trovare agenzie di rappresentanza.

Noi di MARIOWOLFE, dal 2017 mettiamo il nostro impegno e la nostra passione al servizio delle aziende offrendo, loro un metodo di rappresentanza professionale e innovativo che ha come unico obiettivo quello di creare relazioni azienda-cliente destinate a vivere nel tempo, indipendentemente da chi sia il trait d’union.