Il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno appena conclusosi è stato una 5 giorni in cui Aziende leader provenienti da 26 Paesi e architetti, progettisti, contractor e rivenditori si sono incontrati per ricominciare a fare business.
Pur nel difficile contesto dei mercati internazionali, ancora condizionati dalle difficoltà collegate alla pandemia soprattutto per gli spostamenti intercontinentali, le presenze dall’estero sono state 24.019, il 38% del totale. Ulteriore dato confortante è quello relativo alla complessiva partecipazione, pari al 56% di quanto fatto segnare nell’edizione 2019, l’ultima prima della pandemia. “Sono convinto che gli investimenti fatti dai 623 espositori abbiano avuto il miglior ritorno possibile da una fiera che ha confermato la propria importanza nazionale ed internazionale” commenta Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica.
Ma quali sono le novità proposte al Cersaie 2021?
Prima di addentrarci nel dettaglio di quanto esposto, è bene mettere l’accento sulle tematiche affrontate.
Come già visto in parte al Salone del Mobile di Milano (05-10 settembre 2021), questo è il primo Cersaie che mette al posto d’onore la transizione ecologica, la “decarbonizzazione”. Viene ufficialmente posto un doppio obiettivo: avviare una vera transizione verso sistemi energetici puliti e diventare un traino e un esempio per il mondo.
Dal punto di vista espositivo, invece, muoversi tra gli stand del Cersaie è un viaggio negli stati d’animo dell’umanità al tempo della pandemia: negli stand prevalgono i colori della natura, il verde dei boschi, l’azzurro che simboleggia la fantasia in tutte le sue sfumature, soprattutto ‘marino’ e pietre preziose come onici e agate.
“Stiamo vivendo anni sospesi” – riflette Cristina Faedi, responsabile delle Attività promozionali di Confindustria ceramica. La grande quantità di tempo trascorsa in casa dal 2020 ad oggi ci induce a riconsiderare gli spazi abitativi, momenti di vita familiare, sport, lavoro, gioco dei bambini: è emersa la necessità di un cambiamento e di spazi di fuga dove evadere anche solo mentalmente.
C’è voglia di natura, di campagna: il dentro e il fuori diventano un unicum spaziale. Una ricerca di comfort, serenità, rassicurazione. Non solo estetica. “Pesa di più la qualità dei materiali, la salubrità: voglio che questo ambiente, dove devo viverci 24 ore al giorno per sette giorni su sette, sia sano e mi faccia stare bene”, osserva Faedi.
Ulteriore testimonianza di questa caccia agli spazi di rifugio è la maggiore considerazione riservata all’outdoor, con la riscoperta di aree verdi anche domestiche o di piccole dimensioni, dove magari adattare lo smart working. Ed ecco dunque affacciarsi gli acquerelli, l’effetto laccatura, l’alternanza lucido-opaco, luci e ombre, tinte sofisticate dall’aspetto polveroso, motivi che richiamano i tessuti, ma anche immagini esotiche, disegni che rimandano a foreste e prati: “C’è un grande ritorno della carta da parati”.
Novità da qualche anno a questa parte è anche una rivalutazione dell’oro: un elemento che si aggiunge ai motivi di decorazione per superfici che raggiungono i mercati occidentali, laddove fino a qualche tempo fa era pressoché esclusiva del gusto russo o mediorientale.
Per il bagno, in particolare, tra le tendenze sempre più affermate negli ultimi anni, si conferma quella della doccia a pavimento , anche grazie alle nuove soluzioni che ne semplificano l’installazione o che la rendono più funzionale. Ambienti “walk-in”, accessibili e sicuri per tutti, che rendono la doccia inclusiva e ampliano lo spazio a disposizione, allo stesso tempo lasciando piena libertà espressiva alle peculiarità estetiche del rivestimento.
Al Cersaie 2021, la nuova doccia a pavimento si propone dunque con nuove soluzioni tecniche che ne agevolano la messa in opera. Grazie all’avanzamento della ricerca nel settore e all’affinamento delle soluzioni disponibili, le aziende hanno ampliato i loro cataloghi includendo sistemi sempre più all’avanguardia, sia di impermeabilizzazione sia di scarico.
Vorremmo ora concludere con una piccola riflessione personale, frutto della nostra visita diretta al Salone di Bologna, e ci piacerebbe sapere da voi se le sensazioni provate sono le medesime oppure no.
La riuscita dell’evento è assolutamente indiscutibile, anche rapportata allo scorso Salone del Mobile di Milano. L’affluenza di visitatori è stata importante e i brand espositori, anche se non tutti presenti, hanno regalato emozioni oltre le aspettative. Per certi versi è stato come essere catapultati indietro di due anni, vivendo una sorta di ritorno alla normalità.
Questo aspetto ha però avuto un duplice effetto su di noi: se da un lato abbiamo trovato piacevole ritornare a poter visitare una fiera in presenza, con tutte le sue regole canoniche non scritte, dall’altro speravamo di trovare qualcosa di nuovo e di diverso. Abbiamo avuto la sensazione che questi due anni siano stati cancellati dalla linea del tempo e che non abbiano lasciato traccia nel modo di comunicare, nelle tematiche, nell’approccio al mercato. Insomma, abbiamo avuto l’amara impressione che siano state poche le aziende capaci di comunicare qualcosa di diverso ed in modo differente.
E voi, avete avuto modo di visitare il Cersaie 2021? Raccontateci la vostra esperienza!